Il passaggio dalla scuola superiore all’università per molti ragazzi è molto complesso. Cambiano diverse cose: la modalità di studio, di valutazione, l’ambiente, le persone, i professori. Per quelli fuori sede cambia anche la casa, gli amici, lo stile di vita e così via. Come tutte le situazioni di cambiamento e di crescita, anche il passaggio agli studi universitari può comportare delle difficoltà legate alla separazione da precedenti contesti di vita familiare e scolastica.L’ingresso nel mondo universitario rappresenta inevitabilmente una tappa decisiva verso il raggiungimento della propria autonomia.
Per questo spesso in questa fase di vita compaiono delle vere e proprie crisi. Affrontare tutti i cambiamenti insieme non è certo semplice e spesso dei fili si aggrovigliano non lasciando più quella lucidità necessaria per proseguire nella propria strada o per fermarsi e ri-partire.
Non si è più piccoli e non si è neanche più ragazzini. Si inizia a definire un’identità che sarà l’impronta di quella adulta. Le relazioni amicali e affettive sono fondanti in questo periodo di vita. Ma l’ambiente universitario delle volte non le facilita. L’università è più dispersiva ed è più complesso conoscersi e frequentarsi in modo continuativo. Per questo moltissimi studenti, sopratutto nei primi anni, si ritrovano un po’ da soli ad affrontare quel mondo nuovo tanto sognato e atteso.
Alcune volte superati gli ostacoli legati all’inserimento nel nuovo contesto, possono manifestarsi altri disagi a causa di problemi più direttamente legati allo studio che possono incidere sui risultati.Un metodo di studio sbagliato o delle difficoltà che fino a quel momento non erano emerse, a volte creano un blocco, arenando il piano di studi intorno allo stesso esame per mesi.
Una consulenza psicologica può aiutare quegli studenti che incontrano difficoltà nell’affrontare tutte quelle situazioni legate alla propria esperienza di vita universitaria, quali difficoltà di inserimento nel contesto universitario, o legate all’organizzazione del proprio tempo e al metodo di studio, o ancora relazionali con compagni e/o docenti, o infine di concentrazione, ansia, senso di inefficacia e calo motivazionale.
Uno ciclo di otto incontri individuali può creare quello spazio di ascolto focale e di chiarificazione, dove poter individuare insieme quelle strategie appropriate per gestire i disagi legati all’esperienza universitaria. L’obiettivo è che lo studente possa ripartire dal momento di crisi, riuscendo a gestire piano piano le proprie difficoltà in piena autonomia.
Sempre nello studio di c. Einaudi 59, a Torino, partirà a breve un gruppo di Photolangage per studenti universitari. Il Photolangage è un metodo che utilizza la fotografia come strumento di mediazione di pensiero, parole ed emozioni nel gruppo. Le sessioni settimanali di un’ora e un quarto, condotte da due psicologhe-psicoterapeute, sono fatte per un gruppo che può variare da cinque a otto persone. Di volta in volta, i partecipanti scelgono una foto in risposta alla domanda posta al gruppo e poi si apre un momento di scambio nel gruppo attraverso il racconto e il confronto sulle specifiche scelte. Nella seconda parte i diversi punti di vista si confrontano, scoprendo nuovi sguardi e nuove visioni a volte della stessa realtà. Il Photolangage esercita l’attenzione e l’ascolto attivo, favorendo la simbolizzazione, l’insight e l’accettazione delle diversità e della specificità. Il Photolangage aiuta a raccontarsi anche quando sembra di non avere più le parole. Grazie alle immagini si crea un canale parallelo che apre a contenuti spesso inediti o poco consapevoli. Si lavora anche qui a cicli di otto incontri.
Il primo colloquio è gratuito e si potrà valutare insieme se intraprendere un percorso individuale o di gruppo. I costi sono calmierati sia per il percorso individuale sia per il laboratorio di gruppo.
Si valutano anche consulenze online, attraverso videochiamate (Skype, Whatsapp o simili).
Per maggiori informazioni telefonate al 3459091981 o scrivete a luisellasale@gmail.com.